Cappio di ritorno con fascio di ricovero
e interconnessione con plastico svizzero
Dalla linea interna si dirama l'interconnessione con la Svizzera, mentre il binario che sale verso il fascio si divide successivamente in quattro binari, che salgono verso il sovrappasso. Questi binari si ricongiungono dopo la discesa e si innestano sulla linea esterna.
Il supporto dei binari è costituito da ampie striscie di compensato incollate su "piloni" in polistirolo ad alta densità di varia altezza, su cui è stato disposto il sughero da 2 mm. Delle pareti in MDF da 3 mm alte circa 3 cm proteggono i rotabili da possibili cadute, sia verso l'esterno che verso l'interno.
In corrispondenza del sovrappasso il ponte è trattenuto alla base solo con due bulloni, in modo da poter smontare la sottostante curva per eventuali altri usi.

L'armamento è tutto realizzato con binari flessibili, e le curve (con raggi compresi tra 21 e 31 cm) sono state tracciate con il solito "compasso" (pennarello legato all'estremità di una corda fatta ruotare rispetto al centro delle curve). Il binario è stato semplicemente incollato sul sughero con colla vinilica piuttosto densa e tenuto fermo con puntine da disegno fino ad essiccazione. Solo alla giunzione con il modulo A le estremità dei binari sono state ulteriormente fissate con collante epossidico colato tra le traversine.
I due binari che scendono verso l'interconnessione svizzera sono stati fissati con chiodini, come pure lo scambio Fleischmann, per eventuali modifiche future. Il collegamento con la curva da 40 cm (le cui testate non sono state ancora adeguate alle nuove norme ASN versione 2005)  avviene con un binario allungabile.
I binari di collegamento verso la Svizzera, isolati dalla parte del modulo A, sono alimentati tramite un deviatore a due vie ON-OFF-ON che fornisce loro la tensione della linea esterna oppure dell'interna, o, con la levetta al centro, nessuna tensione.
Ogni binario del fascio è sezionato esattamente a metà (indicata da vistose strisce bianche) e ciascuna delle due parti è alimentata dalle tensioni di trazione della linea interna ed esterna, rispettivamente, disponibili sul connettore standard ASN. La tensione è fornita al binario tramite pulsanti, da tenere premuti finchè il treno non raggiunge la posizione desiderata, mentre il secondo binario è alimentato in ingresso da un deviatore e in uscita dal blocco automatico.

In fase di progetto pensavo di dedicare il binario più esterno al ricovero di lunghi treni passeggeri, il secondo al transito (è asservito al blocco automatico), il terzo al ricovero sia di treni passeggeri che merci, e riservare il più interno (raggio di curvatura di 21 cm) al ricovero dei soli convogli merci.
Già con le prime prove di esercizio ho però verificato che le lunghe carrozze passeggeri transitano senza difficoltà alcuna anche sulla curva più interna, per cui il ricovero dei convogli sui vari binari avviene solo sulla base della loro lunghezza.


Nella foto si vedono ben otto treni che occupano tutti i binari del cappio/fascio:
binario 1 interno: treno cantiere con diesel MAGIFER 220M01 (ex Roco V200)
binario 1 esterno: lungo treno merci misto con E402b Fratix
binario 2 interno: intercity ep. V con E444R XMPR Tibidabo/Mehano
binario 2 esterno: TGV France-Suisse Kato "La ligne du coeur"
binario 3 interno: TEE ep. IV con carrozze Eurofima e loco E444 Rivarossi (mod. pantografi Fratix)
binario 3 esterno: intercity ep. IV con E444R bianco-rossa Tibidabo/Mehano
binario 4 interno: merci ep. V con carri ricordo Modellbahn Sud e Taurus Conrad/Hobbytrain
binario 4 esterno: IR ep. V con carrozze piano ribassato LoCo e E424 Tibidabo/Mehano

Il cappio/fascio resta coperto con un foglio di acetato da 2,5 mm piegato a caldo su tre lati e sostenuto da colonnine di 10,5 cm tagliate da un tubo per impianti elettrici e incollate con colla a caldo. In tal modo la polvere non sporca i binari, il traffico è sotto controllo e per ogni problema basta sollevare la copertura.

In futuro il modulo A verrà arredato con un sovrappasso stradale che lo separerà visivamente dal resto del modulo e che si raccorderà con le strade presenti dei moduli adiacenti.

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