Doppia motorizzazione per
ETR 500 New Ray
Zavorra e fanali
Lo spazio disponibile tra cassa e telaio bimotorizzato può essere riempito con zavorra di piombo (stecche per saldatura che usano gli idraulici) per migliorare l'aderenza.
La zavorra sul carrello posteriore può essere montata in parte sotto il tetto e in parte attorno alla vite senza fine dle motore, facendo attenzione che non vi siano interferenze con i supporti della vite di chiusura e delle viti di fissaggio del gancio.
 
 
La zavorra sulla parte anteriore, data la forma più regolare del tetto, può essere messa tutta sul telaio.
Dopo l'aggiunta della zavorra, la qualità di marcia con 6 carrozze e motrice folle in coda migliora notevolmente, ma non ho avuto ancora la possibilità di testare la marcia con un maggior numero di carrozze.
Oltre all'applicazione del pantografo in fotoincisione (di prossima realizzazione), un simpatico miglioramento estetico deriva dall'applicazione di fanali a luci bianche e rosse su ciascuna motrice, anche sulla folle di coda purchè dotata anch'essa di captazione di corrente almeno su un carrello.
Occorre ovviamente forare, con punta da trapano da 1 mm, microfrese e microlimette, la cassa per ottenere le tre aperture rettangolari, seguendo il disegno stampato.

Dopo aver squadrato il più possibile i fori, l'interno va verniciato di bianco e, dopo l'asciugatura, il bordo del foro va ripassato con pennarello indelebile nero a punta fine per disegnare il bordo gommato (e nascondere eventuali irrregolarità del bordo del foro).
Infine ripetute applicazioni di MicroGlaze o simili permettono di riprodurre al meglio il vetro dei fanali.

Per un risultato ottimale conviene usare dei LED per montaggio SMD, che sono veramente microscopici. 

Il circuito comprende 5 LED (2 rossi disposti sul lato interno dei fori bassi, 2 bianchi disposti sul lato esterno dei fori bassi, e un altro bianco nel foro centrale), due resistenze da 470 ohm (per una corrente massima nei LED di circa 20 mA) e un diodo 1N4148 di protezione.
I LED bianchi si accendono ad una tensione di circa 3V, e sono connessi in parallelo fra loro; i LED rossi si accendono a circa 1,65V e perciò sono in serie fra loro e in antiparallelo con i bianchi.
La resistenza di caduta di 470 ohm è così comune sia ai due LED bianchi che ai due rossi.
Il terzo LED bianco non può essere connesso in parallelo agli altri due, perchè la corrente non sarebbe sufficiente per farli accendere tutti e tre, e quindi richiede una propria resistenza di caduta e un piccolo diodo 1N4148 in antiparallelo.
In questo modo, anche invertendo il senso di marcia e quindi la polarità della tensione, tutti i LED rimarranno sempre protetti da eccessive e dannose tensioni di polarizzazione inversa.
La difficoltà maggiore, a parte la reperibilità (io li ho presi con un acquisto collettivo a Hong Kong organizzato nell'ambito della lista di discussione LFI su Yahoo!), sta nel trovare il modo di tenerli in posizione. Si potrebbe fare un piccolo circuito stampato, ma io ho preferito attaccarli a un pezzo di nastro biadesivo e saldarvi a mano libera dei sottili fili di rame.
Il supporto generale è semplice cartoncino piegato ed irrigidito con colla vinilica rapida.
I capi indicati + e - devono essere collegati ai fili che provengono dalle lamelle di contatto delle ruote rispettivamente destre e sinistre nel senso di marcia; in caso di errore le luci si accenderanno all'opposto. Ed ecco il risultato finale:
Infine occorre costruire il pantografo ATR90, dal kit Lineamodel, verniciarlo e montarlo sulla motrice, seguendo le istruzioni contenute nel kit. 
Non volendo smontare ancora una volta la cassa dal telaio, per evitare di trasferire la pressione della punta del trapano al telaio e al carrello occorre appoggiare direttamente la cassa.
Utilizzando alcuni pezzi di costruzione LEGO e due chiodi ho costruito un semplice ed efficace sistema di sostegno. 
Per l'incollaggio tra base del pantografo e tetto si può usare dell'adesivo tipo UHU.
 
 

L'ultimo intervento riguarda il parabrezza che ha una forma assolutamente non vera. Nel verniciare la nuova sagoma conviene non toccare la stampa dei tergicristalli.
Io ho usato un colore acrilico "German Grey" della Molak che corrisponde abbastanza bene al colore usato dalla New Ray per il parabrezza. 

La base del parabrezza deve essere orizzontale fino alla piegatura della cassa; i finestrini laterali hanno la base orizzontale, il bordo obliquo parallelo alla linea di separazione tra grigio e bianco e il terzo lato ortogonale a tale linea, fino alla piegatura della cassa.
 Questo ultimo punto è il livello della parte alta del parabrezza.
Conviene tingere tutta la zona (io ho usato il pennello, ma la soluzione migliore è senza dubbio la verniciatura ad aerografo, mascherando la sagoma suddetta che copra anche i tergicristalli) e poi ridipingere in colore grigio i due montanti verticali tra parabrezza e finestrini laterali (conviene applicare il colore usando la punta di uno stuzzicadenti). 
Infine, per dare l'idea del vetro è indicata una mano pesante di trasparente lucido sui nuovi finestrini, data ad aerografo previa opportuna mascheratura.
Ed ecco l'aspetto finale della motrice:
e il convoglio intero nel suo ambiente "naturale", sotto una moderna linea aerea e affiancato da altri modelli epoca IV/V.

Home page - Pagina precedente